FAQ: LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI

Il tetrapak nella carta.
Il polistirolo da imballaggio (es. vaschette) assieme alla plastica.

Assieme al rifiuto secco.

Assieme al rifiuto secco.

E’ un’area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti. I cittadini (gli utenti domestici, non le attività commerciali/industriali) possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti o pericolosi.

L’utilità principale è quindi, quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente.

In linea di massima no, perché nel caso del porta a porta é importante che sia l’utente che provveda a selezionare correttamente il rifiuto.

Perché tale servizio non rientra nei servizi di pubblica raccolta. Viene solo permesso di conferire, assieme all’umido, lo sfalcio dell’erba.

Vanno nel secco con l’apposito cappuccio inserito, in modo che l’ago non sia pericoloso.

Il termometro a mercurio viene considerato un Rifiuto Urbano Pericoloso (RUP) che non può essere smaltito normalmente e va portato al Centro Comunale di Raccolta
e gettato nel cassonetto apposito per i rifiuti pericolosi (RUP).
NON NELLA RACCOLTA DELL’INDIFFERENZIATO.
Nel caso di rottura a terra ricordatevi di non toccare nulla a mani nude, sopratutto il mercurio.
Cosa diversa, invece, è per il termometro ecologico senza mercurio.
Sostituto del termometro a mercurio composto da una lega (detta galinstan) di indio, stagno e gallio.
Questo, non essendo tossico, può essere gettato nella raccolta dell’INDIFFERENZIATO.
Cosa altrettanto diversa è per il termometro digitale o a raggi infrarossi.
Non facciamo l’errore di gettarli nell’INDIFFERENZIATO perché, seppur sono dei termometri, vengono considerati piccoli RAEE.

Le braci vanno buttate nell’umido una volta spente.

Le vernici vanno conferite al centro di raccolta.

Gli abiti, se in buono stato, vanno conferiti presso gli appositi contenitori dedicati, altrimenti nel secco.

I sanitari del bagno vanno conferiti presso il centro di raccolta, se in limitata quantità, altrimenti presso impianti autorizzati.

I calcinacci vanno conferiti presso il centro di raccolta, se in limitata quantità, altrimenti presso impianti autorizzati.

Quando un animale domestico muore i proprietari si devono occupare del suo incenerimento. Occorre innanzitutto farsi rilasciare dal veterinario un certificato sanitario che attesti che la causa di morte non è dovuta a cause infettive, quindi, l’animale deceduto deve essere portato ad un inceneritore autorizzato.

Molti, per questo compito, delegano il proprio veterinario.

Per smaltire l’amianto occorre rivolgersi assolutamente a ditte autorizzate specializzate nello smaltimento di questo materiale le cui fibre comportano gravi rischi per la salute.

Le lampadine a basso consumo usate e non più funzionanti e lo stesso i tubi fluorescenti (al neon) e anche lampade speciali come ad esempio quelle ai vapori di mercurio, lampade LED o tubolari da solarium fanno parte dei rifiuti speciali e come tali devono essere separate dai normali rifiuti urbani e conferite al centro di raccolta.
Le lampade a incandescenza e quelle alogene, invece (contenenti il filamento metallico) non sono soggette a raccolta differenziata e vanno buttate nel comune sacco del rifiuto secco.

Nel rifiuto secco o in quello umido solo se l’involucro è in materiale biodegradabile.

Teoricamente sì ma, poiché i polimeri sono moltissimi e servono differenti tecnologie di gestione, l’effettivo recupero è limitato agli imballaggi.

Si

Perché contribuisce a ridurre la produzione dei rifiuti, riduce il conferimento in discarica, separa i rifiuti pericolosi, evita il ricorso a nuove materie prime, fa risparmiare energia, limita l’inquinamento ambientale.

Per raccolta differenziata si intende il raggruppamento dei rifiuti urbani in base alla materia di composizione: ad esempio, il vetro, la plastica, la carta, i farmaci scaduti e le pile esaurite, in modo che questi possano essere riutilizzati o smaltiti senza causare danni all’ambiente.